Des fil d'erba irlandes volaa in Brianza
Des fil d’erba irlandes
volaa in Brianza
Ten Irish leaves of grass flown to
Brianza
Dieci fili d’erba irlandesi volati in Brianza
Un libro molto particolare e originale questo, che
si caratterizza per avere
un medesimo contenuto tradotto in
tre lingue: lombardo occidentale, inglese e italiano. Tre
libri in uno dunque, con in più una stimolante
introduzione-riflessione di Maria Vittoria Sala e Marco Tamburelli
dedicata all’importanza (non solo identitaria,
ma anche pratica)
della Lengua Mader.
Nelle intenzioni dell’autore Renato Ornaghi, questo libro trilingue
intende rappresentare una vera e propria “stele di Rosetta”
della sua prima Lengua, dimostrandone l’equivalenza (nonchè
la pari
dignità letteraria e operativa) con altre solo apparentemente più
blasonate lingue: l’italiano ovviamente, ma poi soprattutto
l’onnipresente e onnipotente inglese.
Questo (ma non solo) vuole dunque essere “Des fil d’erba irlandes
volaa in Brianza” (Dieci fili d’erba irlandesi volati in Brianza),
un libro che è poi all’atto pratico la traduzione commentata dei
dieci splendidi “Glanmore Sonnets” scritti dal poeta irlandese e
Premio Nobel Seamus Justin Heaney.
Ognuno dei dieci sonetti di Heaney – come si è appena detto – è
pariteticamente tradotto e commentato in lombardo, inglese e
italiano
e rappresenta nel libro un capitolo a sé: Renato Ornaghi ci
propone partendo da ciascuno di essi un tema di discussione, per
effettuare
un confronto tra le terre d’Irlanda e della Brianza, due
territori apparentemente assai lontani e che invece trovano in
questo libro inaspettate analogie e similitudini. Questi “temi”
estrapolati dai dieci sonetti di Heaney si concretizzano in dieci
idee emblematiche, quasi archetipi all’interno di ogni cultura:
lo Scrittore, l’Albero, il Compleanno, la Terra, il
Racconto, il Treno, il Mare, l’Eroe, la Casa, il Sogno.
Un libro che ci conduce in sostanza in una sorta di “viaggio
virtuale” in tre lingue tra due terre e due culture, per arrivare a
scoprire che le terre di Brianza e Irlanda possono essere quasi
considerate sorelle. Ma a rileggerlo meglio, è questo un libro che
soprattutto esprime l’orgoglio linguistico e l’amore quasi viscerale
che Renato Ornaghi ha per la sua Lengua.
Un libro non a caso pubblicato proprio il 21 febbraio, data
che l’UNESCO ha stabilito quale World Mother Tongue Day: Giornata
Mondiale della Lingua Madre.